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La metà dell'opera

Immagine del redattore: AntonellaAntonella

cane in vacanza in casa vacanza pet friendly
la spumeggiante Mirta gioca con l'acqua in vacanza a Pet and Breakfast

Sedersi nel salottino del giardino è iniziare una consulenza etologica?

Sì.

Anzi, è il modo migliore per iniziarla.

Quante volte avete sentito dire che i nostri amici a 4 zampe sono in risonanza con il nostro stato emotivo? tante, vero? ma quante volte l'avete realmente osservato?

In giardino, grande ed in sicurezza per la serenità di tutti; in vacanza, quando lo stato d'animo di noi pet mate è meno cupo, meno teso; nel verde ( quindi senza il disturbo che un ambiente fortemente antropizzato come la città inevitabilmente arreca allo stato emotivo del cane); senza l'influenza data dalla presenza - contingente o passata ma rimasta nell'aria, nell'erba, sui tronchi degli alberi - di altri cani: ecco quando potete davvero osservare il vostro cane e finalmente seguirne dei comportamenti naturali, espressioni libere, prendendovi tutto il tempo e dando a lui tutto il tempo di esprimersi.

Facile? bhe, insomma.

Il primo requisito nell'osservazione è la competenza, ecco perchè si propone una osservazione guidata, di chi ha anni di studio ed esperienza nella lettura del comportamento, per poter arrivare a leggerlo sullo sfondo di un repertorio di display conosciuti e codificati che compongono l'etogramma del cane ed interpretarli alla luce di una serie di fattori.

"Se non vedi non sai ma se non sai non vedi", mi disse una volta la mia amica e mentore Myriam.

Una frase che riassume l'importanza della conoscenza abbinata all'osservazione, in tante discipline ma più che mai in etologia.

Come poter studiare i comportamenti animali (e quindi anche i nostri, e i nostri in relazione a loro) senza dedicare lungo tempo all'osservazione?

Ma anche, e qui si realizza in dialogo che è centrale nei momenti di consulenza, come poter interpretare i comportamenti del tuo cane prescindendo dal racconto della sua storia?

Il ruolo del pet mate, che condivide la quotidianità e che conosce il pregresso ( e anche non conoscerlo è un elemento importante nell'osservazione, cosa che avviene spesso nell'adozione di animali adulti tolti dalla strada) è fondamentale per indirizzare l'osservazione stessa, per calare la lettura dei comportamenti nel loro contesto, ovvero l'individualità, la personalità che gioca un ruolo fondamentale per capire al meglio i nostri animali domestici.

Forse solo chi non ha mai vissuto con animali non umani puo' parlare "dei cani" o "dei gatti" ecc. Chi ha fatto quest'esperienza vi parlerà sempre di Jack e di Pallino, di quanto erano particolari e diversi da Freccia e Muffin...

Ma perchè questo momento di riflessione guidata e condivisa, benchè duri in media un paio d'ore, è solo la metà dell'opera?




 
 
 
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